Il titolo, a modo suo accattivante, si riferisce alla trovata di un gruppetto di cinici bontemponi: scovare gli imbecilli più clamorosi in circolazione, ed invitarli a cena allo scopo di vincere il premio assegnato a colui che si farà accompagnare dal più cretino di tutti.

Un'indigestione di risate? Si e no: perché la traduzione in immagini della pièce è cosi schematica dall'annegare nel prevedibile l'eventuale sapore del teatro di boulevard. Perché se Jacques Villeret conferma di trovarsi a proprio agio nella comicità spessa sulla quale aveva costruito il proprio personaggio sul palcoscenico, altri attori magari più illustri (primo fra tutti Francis Huster) sono sorprendentemente sciatti e mal diretti.